Attualmente il facile accesso all’online consente a chiunque di reperire informazioni velocemente e nel momento del bisogno. È ormai consuetudine ricorrere ai motori di ricerca quando sorge un dubbio o una domanda. Tuttavia, spesso ci chiediamo se le risposte reperite online siano valide oppure no. Di fronte ad esperienze nuove come allattamento e svezzamento del proprio bambino è naturale che i neo-genitori siano carichi di dubbi e si chiedano “sto facendo la cosa giusta?”. Per questo non è raro che consultino blog, leggano esperienze di altri genitori e talvolta cerchino istruzioni dettagliate su come fare qualcosa.
Allattamento e svezzamento, consultare il web: sì o no?
Nel passato le fasi dell’allattamento e dello svezzamento erano guidate di frequente da nonni e parenti; ad oggi, invece, non è raro che i genitori facciano maggiore riferimento ai molti siti internet, ai numerosi blog che permettono di rispondere a tutte le domande e ad applicazioni specifiche che hanno come finalità quella di facilitare la gestione della quotidianità della nuova famiglia.
Questo accesso tempestivo alle risorse digitali, soprattutto nei momenti di bisogno, rappresenta un vantaggio da non sottovalutare. Le informazioni online offrono infatti rassicurazione, consapevolezza e una maggiore conoscenza, elementi centrali nel supporto alla genitorialità.
Particolarmente preziosi sono i gruppi di mutuo aiuto online, spazi in cui persone che condividono le stesse difficoltà si sostengono reciprocamente, fornendo un valido supporto emotivo e contribuendo a ridurre il senso di solitudine che spesso si avverte nella società di oggi.
Tuttavia, bisogna porre attenzione alle informazioni che vengono presentate come verità assolute e universali. Come sottolinea la psicoterapeuta Elisa Campagnoli nel libro In-corporati. Tra corpo e oggetti tecnologici (a cura di P. Pace, Mimesis, 2023), le risorse della rete possono diventare così un “pronto soccorso” per ogni malessere che rischia, però, di tralasciare l’individualità e l’unicità del singolo caso.
Winnicott (pediatra e psicoanalista inglese) evidenziava come la crescita del bambino e della mamma si costituisca come un “passo a due” unico e personale; dunque, attenzione al faticoso tentativo di essere una mamma ideale e perfetta seguendo tutte le istruzioni lette online, perché, secondo lo psicoanalista, è bene seguire l’istinto materno e quanto si apprende nell’incontro con il figlio per essere una madre “sufficientemente buona”.
Pamela Pace, Presidente dell’Associazione Pollicino, evidenzia inoltre come la poppata nutra tanto lo stomaco quanto il cuore del piccolo: l’allattamento si costituisce come uno scambio di abbracci, sguardi e calore che risponde alla domanda di amore del bambino e che risulta quindi essere un momento unico e speciale.
In conclusione, le risorse online rappresentano un valido aiuto per i genitori, offrendo loro un luogo in cui possono sentirsi accolti, condividere i propri dubbi, trovare conforto e ottenere risposte rapide. Tuttavia, è sempre importante tenere in considerazione l’unicità di ogni figlio e di ogni situazione. Le informazioni su Internet possono essere un ottimo punto di partenza, ma potrebbe essere utile completarle con quelle specifiche e uniche di ciascun bambino valutando le proprie sensazioni, il proprio istinto e, se necessario, il parere di esperti.
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