Ogni anno i nostri bambini trovano davvero troppi regali sotto l’albero.
Eccoci qui. Natale è passato, e cosa è rimasto?
Una valanga di giochi.
Ma proprio una valanga.
E sì che, al momento, di figli ne ho uno solo.
Sarà il caso di correre ai ripari prima che ne arrivi un altro.
Chi di noi, parlando al telefono con le amiche,
non ha detto:
“ma sì, adesso che ci sono i bambini, i regali facciamoli solo a loro…”?
Mai idea fu più scellerata.
Vi risparmio il solito predicozzo anti-consumistico,
che pure ci starebbe.
Ma qui è una questione di spazio.
Già, per soddisfare la mia voglia di grandeur (o megalomania, chiamatela come volete),
avevo allestito un albero di Natale che quasi tocca tutte e quattro le pareti della mia sala.
La notte del 24 ho cominciato a tirare fuori da tutti i posti più incredibili
i pacchetti accumulati nelle ultime settimane, senza neanche rendermi conto del loro numero.
In molti casi, impossibile ricostruire chi aveva regalato cosa.
A quel punto non rimanevano liberi che pochi centimetri per i troppi regali sotto l’albero.
Mio figlio la mattina di Natale ha guardato un po’ perplesso tanta abbondanza.
E poi, flemmatico, ha iniziato a scartare un regalo per volta,
soffermandosi per ore a giocare con ognuno.
E tutto il giorno a dirgli:
“dai, c’è ancora questo…
ma non vuoi aprire quest’altro?”.
Alla fine per lui aprire i pacchi è diventato un lavoro noioso.
Quei regali che noi grandi gli abbiamo fatto,
non solo per lui, ma, ammettiamolo, anche per noi,
speranzosi di vedere uno stupore e un entusiasmo,
in realtà destinati a spegnersi nel corso della giornata,
sono diventati quasi una seccatura.
Ed ecco il primo proposito per l’anno prossimo:
limitare i troppi regali sotto l’albero.
E lasciare ai bambini il gusto di aprire i regali di Natale,
il piacere di scartare qualcosa di ‘prezioso’.
L’amica propone di fare regali solo ai bambini?
No, no, cara, facciamoceli tra noi i regali,
oppure non facciamoceli proprio.
La vicina di casa o la collega a cui hai fatto un favore, per ringraziarti, fa un regalo al piccolo?
No, no, grazie, regala pure a me.
Ok, non ce la farò.
Avete ragione.
Siamo condannati ai regali.
A stipare i solai e le cantine di giocattoli.
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