Puoi farla tu la rappresentante di classe, tanto sei una delle mamme che lavorano da casa, hai tempo.
Puoi andare tu a comprare il regalo di Natale per la maestra, tanto lavori da casa, hai tempo.
Puoi organizzare tu il mercatino di fine anno, tanto lavori da casa, hai tempo.
Beata te che lavori da casa e hai il tempo per portare tuo figlio ovunque.
Beata te che lavori da casa e hai tempo.
Quando ho iniziato a lavorare nel web, anni fa, a chi mi chiedesse quale lavoro svolgessi, avevo imparato a rispondere un generale “lavoro al pc” perché blog, social media, contenuti digitali o, peggio, comunicazione digitale erano concetti molto astratti, per chi all’epoca trascorreva le giornate a una scrivania in un ufficio occupandosi di cose in effetti molto “concrete” e tangibili.
Molti dei “lavori del futuro” (quelli che i nostri figli dovranno imparare a fare e che si possono fare non stando necessariamente seduti alla scrivania in ufficio), dieci anni fa si “intravedevano” solamente, per dire. Ora sì che esistono e prima ce ne rendiamo conto, meglio sarà. Bisogna davvero cambiare mentalità e guardare al futuro, non restare ancorati al passato che appunto è passato.
Oggi si parla molto di smart working, di welfare, di “flessibilità” e conciliazione lavoro-famiglia eppure una donna che lavori da casa, nel 2018, viene ancora troppo spesso considerata una che non faccia nulla e che guardi serie TV da mattina a sera (se poi è mamma, ancora di più). La strada è ancora lunga e te ne accorgi dalle cose che ti senti dire nella vita “reale” di tutti i giorni, mica per altro.
Ho smesso da molto di farmene un cruccio perché ho imparato che a volte è troppo faticoso andare contro i mulini a vento, sprecando risorse ed energie, senza concentrarsi sui propri obiettivi, però un po’ di amaro in bocca rimane.
Non restiamo ancorati all’idea che soltanto chi lavora a una scrivania in un ufficio, sia produttivo perché non è così. Perché il futuro sta andando in un’altra direzione che si sta già palesando.
Inoltre, il “tempo” a disposizione è quello, è uguale per tutti (anche per coloro che lavorano da casa) perché un giorno è formato, per tutti, da 24 ore. E vale per tutti.
Le mamme che lavorano da casa
Le mamme che lavorano da casa, siano esse “dipendenti” o libere professioniste, lavorano e si meritano di essere pagate in base al proprio tempo, alle proprie competenze, capacità e/o obiettivi raggiunti. Una donna che lavora da casa e lavora al pc, non guarda le telenovelas tra una lavatrice e l’altra, per intenderci. Non ha neppure il tempo per accenderla, la TV e le lavatrici si accumulano anche per lei nel fine settimana. Esattamente come una donna che lavora in un ufficio. Tutto qui.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensino in proposito le amiche che lavorano nel web, sapere cosa rispondano loro, alla fatidica domanda: “Ma tu che lavoro fai?”