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Mio figlio balbetta, perché?

Perché mio figlio balbetta? Dai tre ai sei anni del bambino può manifestarsi una balbuzie di tipo fisiologico, detta anche balbuzie infantile.

Nella maggioranza dei casi la balbuzie insorge nel periodo dell’elaborazione delle prime frasi, ossia nel momento in cui il bambino organizza la sua comunicazione e comincia a fissare i primi contatti con una dimensione esterna più allargata.

Si possono verificare inceppi e/o arresti quando il bambino non ha chiaro il contenuto di ciò che vuole esprimere, infatti il suo pensiero è ancora molto acerbo e quindi in formazione.

Il suo linguaggio può risultare alterato, perché i mezzi espressivi sono ancora insufficienti, questo significa che la sua competenza linguistica non si trova ancora all’altezza del contenuto delle sue idee.

Il linguaggio così può subire inceppi o blocchi perché il bambino ha troppe cose da dire, senza avere a disposizione gli strumenti adeguati a renderle correttamente.

In questo modo si viene a creare una sorta di dispersione mentale che assomiglia molto ad uno stato di confusione.

Altre volte la presenza di un’immagine visiva eccessivamente marcata prende il sopravvento e le parole vengono a mancare.

Altri bambini ancora si inibiscono a tal punto da crearsi una sorta di vuoto di pensiero che rende invisibile sia l’immagine visiva che la produzione delle parole.

La balbuzie si manifesta anche in bambini padroni di un linguaggio adeguato, ma che hanno un flusso di pensiero molto rapido che non lascia loro il tempo di coordinare le idee alla formulazione delle frasi.

Queste caratteristiche generali sono anche proprie del bambino che non balbetta, ma che mostra unicamente una comunicazione a tratti lenta ed esitante.

Il bambino balbuziente può eventualmente mostrare uno stato di tensione muscolare più o meno vivo diffuso anche a tutto il corpo, o solo ad alcune parti, come il collo o le mani.

Incontro tanti genitori che si mostrano comprensibilmente preoccupati, infatti lo stato tensivo del bambino può procurare sgomento e ansia a chi ne è spettatore.

Niente paura se vostro figlio balbetta, non serve, esistono alcuni accorgimenti mai standardizzati e sempre specifici e mirati che possono aiutare il bambino a incanalare le energie del pensiero e della parola in maniera fruttuosa e soprattutto fluida.

a cura della Dott.ssa Ludovica Turchetti, logopedista partner di Mamme a Milano

www.milanologopedia.it