In questi ultimi giorni di scuola, oltre alla routine classica, che apre le nostre giornate con mattinate da incubo per poi farle proseguire tra mille impegni e salti mortali, incombe su di noi l’imminente chiusura delle scuole.
Alzi la mano chi non ha l’ansia della serie “devo fare ancora troppe cose prima del fatidico 8 giugno”.
Organizzare i bambini per il lunghissimo (troppo?) periodo estivo. Quale sarà il campus ideale? Fino a quando abbiamo la ragionevole certezza che i nostri figli saranno sistemati per tutto il giorno?
Chi riesce a farli partire, a trasferirli alle cure dei nonni, o a partire con loro, sente l’imminente partenza troppo vicina, con il suo carico di valige, raccomandazioni e istruzioni varie.
E quindi: comprare sandaletti e vestiti leggeri, controllare se i costumi dell’anno scorso vanno ancora bene (io cercherò di comprimerci dentro i miei piccoli per non dover fare anche quello), pensare a creme solari e attrezzature varie.
La fine dell’anno scolastico porta con se una infinità di impegni: mille saggi, riunioni a scuola, pizzate, aperitivi, che si moltiplicano esponenzialmente con il numero dei figli. Feste di compleanno varie (compleanni di maggio e giugno, più quelli di luglio e agosto anticipati). Ultimi controlli, visite mediche, e compagnia.
Superata la festa di arrivederci per mio figlio piccolo che, essendo di agosto, non ha mai fatto feste, fatto il pon pon per il costume teatrale del piccolo, in questa folle chiusura di anno scolastico, di cose ne mancano ancora…
# partecipare a due spettacoli teatrali della scuola, ovviamente in due giorni diversi
# una cena di fine anno della prima
# un aperitivo di fine anno della quinta
# un saggio di chitarra del piccolo
# una due giorni in montagna con la quinta
# ah, dimenticavo: un mezzo trasloco internazionale!
Il tutto, ovviamente, senza contare l’ordinaria amministrazione! Agli incastri quotidiani, all’eterno sforzo organizzativo, si accompagna la necessità di affrontare preparate i prossimi mesi. Mettendo in pratica tutto quello che abbiamo imparato in un anno di organizzazioni settimanali, sul più ampio orizzonte temporale del periodo estivo.
Mamme, sopravviveremo?
Ultimi giorni di scuola: vacanze… che fatica!
Gli ultimi giorni di scuola sono un tour de force per tutte noi. Mi chiedo ogni anno se non si potrebbe evitare di concentrare tutto nell’ultimo mese, alleggerendo un po’ chi deve stare dietro a tutto.
In ogni caso il periodo della fine della scuola non è stancante solo per le mamme, ma anche per i bambini e i ragazzi, che oltre a doversi concentrare per affrontare le varie verifiche, interrogazioni e compiti in classe, devono pensare a saggi, pizzate, feste e brindisi vari.
Si finisce così per arrivare all’estate senza fiato e senza godersi veramente quelle che dovrebbero essere occasioni belle, per stare insieme, festeggiare e raccogliere un po’le soddisfazioni che derivano da un anno di lavoro duro per tutti, per chi è andato a scuola e per chi ogni giorno, da settembre a giugno, ha seguito i propri bambini nella loro avventura.
Prima o poi un po’ di vacanza arriverà anche per noi, ma sarà sicuramente troppo breve. O, comunque, ci arriveremo troppo stanche dopo l’ultimo, delirante periodo di scuola.
Spesso mi chiedo se non sarebbe il caso di diluire un pò gli impegni che si accumulano negli ultimi giorni di scuola (saggi, pizzate, feste varie…) in un periodo di tempo un pò più lungo, in modo che maggio e la prima settimana di giugno diventino un po’ più leggeri, per noi mamme, ma, in fondo, anche per i bambini che dopo un anno di scuola di ritrovano a dover fronte a mille cose per arrivare alla fine della scuola completamente sfiniti…