Jojo Rabbit scritto e diretto da Taika Waititi si ispira al romanzo “Il Cielo in Gabbia” di Christine Leunens.
Il regista Taika Waititi (Thor: Ragnarok, Selvaggi in Fuga – Hunter for the Wilderpeople) imprime il suo stile distintivo, caratterizzato da umorismo e pathos, nel suo ultimo film, Jojo Rabbit, satira sulla Seconda Guerra Mondiale che segue le imprese di un ragazzo tedesco piuttosto solitario, la cui visione del mondo viene sconvolta quando scopre che sua madre, che è single, tiene nascosta in soffitta una giovane ebrea. Aiutato solo dal suo amico immaginario, Adolf Hitler, Jojo è costretto a confrontarsi con il suo cieco nazionalismo.
Il film ha ricevuto sei candidature ai Premi Oscar 2020: Miglior Film, Miglior Attrice Non Protagonista (Scarlett Johansson), Miglior Sceneggiatura Adattata, Miglior Montaggio, Migliori Costumi e Migliori Scenografie.
Jojo Rabbit racconta la storia di un ragazzino di 10 anni, il giovanissimo Jojo Betzler (Roman Griffin Davis), che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei. Sempre impacciato, viene appunto chiamato Jojo Rabbit -coniglio-per sottolineare, con la crudeltà di certi bambini sostenuti dagli adulti in divisa nazista, le sue difficoltà. Per cercare di affrontare un mondo che gli sembra sempre ostile, Jojo si rivolge allora al suo amico immaginario che ha il volto di Adolf Hitler, interpretato dallo stesso regista Taika Waititi. Ma il giovanissimo comincia a porsi molte domande sulla legittimità di quanto gli viene insegnato a scuola e nel campo di addestramento, quando scopre che la madre (Scarlett Johansson) nasconde in soffitta Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazza ebrea. Tra Jojo e Elsa nasce un’amicizia che porta il ragazzino a guardare con altri occhi quanto sta succedendo intorno a lui e a dubitare sulla bontà degli insegnamenti relativi al nazismo che riceve.
Se per un verso Jojo Rabbit è un’allegoria comica sul prezzo del predominio del fanatismo, non importa se in camera da letto o in una nazione, quello di Jojo è anche il viaggio molto realistico di un bambino che diventa grande. Perché trovando il coraggio di aprire la mente, scopre come l’amore abbia il potere di cambiare il suo percorso.
Il regista ne ricava poi una commedia nera e affascinante, che in ultima analisi scardina l’ideologia malsana dell’antisemitismo e della persecuzione del prossimo. Sempre in equilibrio sul filo della comicità, Waititi mescola la furia della sua satira con un persistente senso di fiducia nella possibilità che fanatismo e odio vengano messi da parte.
Regia: Taika Waititi
Sceneggiatori: Christine Leunens (romanzo), Taika Waititi (sceneggiatura)
Produttori: Carthew Neal, Kevan Van Thompson
Cast: Scarlett Johansson, Taika Waititi, Sam Rockwell, Rebel Wilson, Thomasin McKenzie