Nell’ottobre 2018 è nata in Italia l’Associazione Nazionale Sindrome Premestruale ITA-PMS con gli obiettivi di divulgare una conoscenza approfondita del disturbo e aiutare le donne che lo vivono spesso in maniera disabilitante e in modo isolato.
La sindrome premestruale (PMS) è una patologia determinata dall’influenza delle fluttuazioni ormonali durante la fase luteinica del ciclo mestruale. Nelle forme moderate e severe ha un impatto devastante sulla qualità della vita con conseguente deterioramento dei rapporti interpersonali in ambito sia lavorativo sia familiare.
Sindrome premestruale diagnosi
È una condizione fisico-patologica correlata alla funzione endocrina caratterizzata da sintomi cognitivo-comportamentali, fisici e psicologici, non dovuti ad altre patologie organiche o psichiatriche, che si manifestano generalmente nelle due settimane che precedono le mestruazioni fase luteale) e che spariscono o diminuiscono drasticamente con l’arrivo del flusso mestruale.
Si stima che circa il 30% delle donne italiane in età fertile soffra di sindrome premestruale con impatto sulla qualità della propria vita, di cui una percentuale tra il 4 e l’8% in modo severo.
L’approccio terapeutico dipende dalla gravità dei sintomi e si attua in diverse fasi. La PMS viene distinta in lieve, moderata e severa.
Sindrome premestruale sintomi
Nelle forme di PMS lievi si suggerisce un miglioramento dello stile di vita e della alimentazione, esercizio fisico regolare, gestione dello stress, supporto psicologico, terapia cognitivo-comportamentale, somministrazione di vitamine e minerali.
Nelle forme di PMS moderate sono invece indicate anche terapie farmacologiche che prevedono la soppressione del ciclo ovarico con pillola anticoncezionale adeguata e specifica e l’uso in alcuni casi degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
Nelle forme di PMS gravi, la persistenza della sintomatologia viene trattata sopprimendo il ciclo con agonisti del GnRH ed eventuale isterectomia e rimozione bilaterale delle ovaie seguita da adeguata terapia ormonale sostitutiva.
Sindrome premestruale cause
Non sono del tutto note, ma è assodato che uno stile di vita scorretto può favorire l’insorgenza di questi disturbi o amplificarne l’intensità.
Fattori predisponenti:
1. vita sedentaria
2. scarsità di sonno
3. cattiva alimentazione
4. stress e tensione
5. abuso di caffeina o di alcol
Gli obiettivi dell’Associazione Nazionale Sindrome Premestruale ITA-PMS
Sensibilizzare gli operatori di settore nel riconoscimento, la accurata diagnosi e il trattamento delle patologie premestruali
Creare una rete di sostegno sul territorio nazionale attraverso la nascita di ulteriori gruppi di sostegno ed eventuali presidi ambulatoriali
Dare un adeguato supporto in famiglia perché senza una conoscenza delle cause e della sintomatologia della Sindrome premestruale diventa difficile gestire i rapporti interpersonali e le dinamiche familiari.
Diffondere una conoscenza approfondita e scientificamente accurata della Sindrome Premestruale nelle sue diverse forme, della sua sintomatologia e delle sue opzioni terapeutiche.
Associazione Nazionale Sindrome Premestruale
Si avvale di un Comitato Scientifico composto da specialisti e ricercatori esperti in Sindrome Premestruale: ginecologi, farmacologi e psicologi, tra cui la Prof.ssa Nappi, Policlinico di Pavia; il Prof. Facchinetti, Direttore Ginecologia e Ostetricia Policlinico di Modena, Prof. Simoncini, Direttore Ginecologia e Ostetricia presso Azienda Ospedaliera di Pisa e altri.
www.itapms.org
itapmsorg@gmail.com
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