Benessere psicofisico bambini, adolescenti e adulti: come lo sport è in grado di influenzarlo e quali sono i nuovi rapporti e le nuove possibilità.
È noto che lo sport, nelle sue diverse forme, contribuisca al benessere di coloro che lo praticano. Innumerevoli benefici sembrano, infatti, derivare dall’attività fisica: dal miglioramento dell’umore al potenziamento delle abilità cognitive, quali memoria e concentrazione, alla promozione di strategie adattative per la gestione dello stress. Al di là dei vantaggi immediati conseguenti alla pratica sportiva, essa si è dimostrata fondamentale anche nella prevenzione dell’obesità e del sovrappeso infantile. Pertanto, lo sport sembra in grado di influenzare nel breve e lungo termine il benessere psicofisico di bambini, adolescenti e adulti.
In infanzia, l’esercizio fisico coincide spesso con il gioco. Per i bambini, infatti, il momento di gioco non ha soltanto un’accezione ludica, come per gli adulti, ma costituisce un’attività sensoriale e motoria capace di promuovere una migliore padronanza della coordinazione e delle competenze linguistiche, cognitive e sociali. In età evolutiva, lo sport ha un ruolo fondamentale per la salute: esso crea le condizioni per una crescita sana, mantenendo il bambino attivo e stimolandone creatività e abilità di problem solving.
Come ben delineato nel capitolo dedicato allo sport – scritto dalla Dr.ssa Gallarati – all’interno del testo più recente dell’Associazione Pollicino, SFAMAMI. Attualità della clinica psicoanalitica dei disordini alimentari in età pediatrica. 10 anni dopo (a cura di P. Pace, Mimesis, 2021): l’attività sportiva promuove un miglior controllo emotivo e comportamentale, l’insegnamento di regole e valori quali collaborazione e uguaglianza, nonché «il rispetto della diversità nell’incontro con l’altro rivale».
Benessere psicofisico bambini e ragazzi: sport e movimento aiutano
Ecco perché incentivare bambini e ragazzi a intraprendere attività di gioco e movimento rappresenta un modo semplice ed efficace per superare la frustrazione, scaricare la tensione, aumentare le energie e migliorare qualità del sonno e autostima.
In proposito, l’Istituto Superiore di Sanità propone attività sportive adeguate per età e livello di crescita. Esempi di alcune attività specifiche per età sono: percorsi di psicomotricità domestici per i più piccoli (12-24 mesi), al fine di potenziare le capacità cognitive in via di sviluppo; esercizi più strutturati quali «la caccia al tesoro domestica», indicata per la fascia 3-4 anni, oppure percorsi ad ostacoli volti ad affinare coordinazione ed equilibrio, per bambini tra i 5 e i 7 anni; infine, per i più grandi (8-11 anni) sono indicate attività di intrattenimento oltre che di stimolazione come la catena di movimenti, cioè una serie di movimenti che i partecipanti devono ricordare e ripetere correttamente perché la catena non sia interrotta.
In conclusione, giochi più o meno strutturati da svolgere in compagnia, a casa o all’aperto, consentono a bambini e adolescenti di affrontare questo momento di incertezza con maggiore consapevolezza e serenità.
Per una trattazione approfondita sui disturbi alimentari in età evolutiva, rimandiamo all’ultima pubblicazione dell’Associazione Pollicino: SFAMAMI. Attualità della clinica psicoanalitica dei disordini alimentari in età pediatrica. 10 anni dopo (a cura di P. Pace, Mimesis, 2021), disponibile nelle librerie e online a questo link.
Benessere psicofisico bambini e ragazzi articolo a cura di
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L’importanza dello sport nei bambini: promuovere crescita e benessere