Quali sono i regali che vorrei veramente? Me lo sono chiesto in questi giornin di corsa…
Niente feste di Natale a scuola, per me, quest’anno. che alle elementari non hanno neanche permesso ai genitori di entrare per una merenda, e un po’ mi dispiace perché mi sarei fatta volentieri un’altro pianto da recita dell’asilo. Ma mi sono ampiamente rifatta al saggio di pianoforte del mio grande.
Sono giorni frenetici in cui dovremmo prendere davvero esempio dai nostri figli, per i quali c’è spazio e tempo un po’ per tutto e anche di più.
C’è spazio per i regali, c’è spazio per un pomeriggio a attaccare e staccare palline insieme alla mamma.
C’è spazio per le corse frenetiche in centro, ma anche per ammirare le vetrate del Duomo.
C’è spazio per Babbo Natale, e per Gesù Bambino (“che è troppo piccolo per fare tutto da solo”).
C’è spazio anche per tutte le diversità, i colori, le tradizioni.
C’è spazio per pasticciare con le formine dei biscotti, e appendere all’albero un orsetto sgangherato; c’è spazio per i capricci, ma anche per incredibili slanci di affetto.
Per altri post vai al Blog di Giuliana