E’ una mattina di inverno quando incontro Margot Sikabonyi.
Ci diamo appuntamento dopo aver accompagnato i rispettivi bambini alla scuola materna, per un caffè e questa intervista, che vuole essere una chiacchierata tra mamme.
Margot Sikabonyi non ha bisogno di presentazioni. Chi è cresciuto guardando “Un medico in famiglia” non ha dimenticato il personaggio che l’ha resa famosa. Ma oggi la sorpresa più bella è conoscere mamma Margot. Una mamma normalissima. Simpatica, intelligente, che usa testa e cuore. Moglie, madre di due maschietti, attrice, istruttrice di yoga e oggi anche health coach. Una donna che, come tante, ce la mette tutta ogni giorno per tenere insieme tutti i pezzi della quotidianità, la famiglia, i figli, il lavoro. Cercando di non dimenticarsi di se stessa. Perché, come dice lei, “se stiamo bene noi mamme stanno bene anche i nostri figli”.
Sul tuo sito si legge “mamma, moglie, attrice, istruttrice di yoga, health coach in divenire”.
Esattamente in questo ordine. E’ bellissimo leggere come le prime parole, nella descrizione che dai di te, siano “mamma” e “moglie”. Cominciamo da qui.
Tutto parte da qui, questo è il centro. Il mio essere mamma e il mio essere moglie.
Quando aspettavo il nostro primo figlio recitavo in uno spettacolo a teatro. Ma c’era qualcosa che non mi convinceva. Sentivo un po’ di fatica, anche emotiva. E allora ho cominciato a pensare, ad interrogarmi. Mi chiedevo “è proprio questo quello che voglio?”. Poi il tempo è passato, abbiamo vissuto per un periodo in Canada, è nato anche il nostro secondo bambino. Ho cominciato a scegliere nuovi progetti più “di pancia”. Intanto il centro di tutto era sempre il prendermi cura, perché questo per me è il senso. Se ci pensi, noi siamo la cura per noi stessi. Io poi ho sempre avuto una passione per tutto ciò che ha a che fare con la salute. Ho sempre letto libri sui temi del benessere, ho sempre studiato tanto, e oggi ho finalmente trovato e frequentato una scuola che unisce tutte le mie curiosità, quella per diventare health coach.
Senza mettere da parte la tua carriera di attrice, oggi insegni anche recitazione, ti dedichi ad un’altra grande passione che è insegnare yoga. Mi racconti di più?
Sono diventata insegnante di yoga tanti anni fa, prima del matrimonio, prima dei figli. Anche lo yoga fa parte del prendersi cura, soprattutto di se stessi. Cominciando, ad esempio, a respirare in maniera corretta. Non ce ne rendiamo conto, ma quasi tutti noi siamo spesso in apnea. Non ci fermiamo un attimo. Oggi insegno yoga a Milano, la città in cui vivo con mio marito e i nostri bimbi. E anche questo fa parte del fare ciò che mi piace, del tenere insieme le mie passioni e dell’essere una mamma che lavora.
Nel frattempo anche un nuovo progetto sta prendendo forma. Hai appena cominciato la tua attività come health coach.
Sì, come dicevo poco fa, ho frequentato una scuola milanese per diventare health coach e ho cominciato la mia attività di consulenza. Il mio lavoro consiste nell’aiutare le persone ad aiutare se stesse. Chi si rivolge a me non è soddisfatto della sua vita ma non riesce a trovare la causa del suo malessere. Magari non ha un’alimentazione corretta, oppure dorme male, è infelice sul lavoro, vive un amore difficile o altro, ma non è nelle condizioni di vedere con obiettività qual è il problema e quindi di risolverlo. Io sono convinta del fatto che ognuno di noi è la cura per se stesso. Ma a volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti ad esserlo, che ci faccia un po’ da specchio per permetterci di vedere quello che c’è già dentro di noi.
E’ impossibile parlare con Margot Sikabonyi senza tornare con il pensiero, almeno per un attimo, a Maria di Un medico in famiglia. Un personaggio amatissimo con cui, immagino, molte persone ti identifichino ancora oggi. Per te è stata una figura ingombrante con cui hai dovuto fare i conti nelle scelte successive?
Non ti nascondo che durante l’adolescenza è stato faticoso. Ho cominciato presto a lavorare in televisione e negli anni della crescita non è stato sempre facile gestire un certo tipo di popolarità. Le persone per strada mi riconoscevano, mi identificavano con il personaggio della fiction e mi chiamavano Maria. Poi sono cresciuta e ho lavorato molto su me stessa. Oggi ripenso a quegli anni con dolcezza e quando qualcuno mi chiama con il nome del mio personaggio sorrido, senza più quella fatica, e racconto ai miei bambini il perché.
Il lavoro, due bimbi, un marito, la casa, il tempo per te. La vera sfida per noi mamme è tenere insieme tutti i pezzi, ogni giorno. Senza dimenticarci completamente di noi stesse. Come si fa a far tutto? Com’è la tua giornata?
Di corsa. Come quella di tutte le mamme. Tra l’asilo, una visita dal pediatra, una passeggiata con il cane, il parchetto il pomeriggio, la spesa da fare. Senza dimenticarsi di essere anche una moglie, una donna che ha passioni, interessi, un lavoro. Ci si prova ogni giorno, a tenere insieme tutto. Non sempre ci si riesce. A volte sì, altre no. Ma la cosa importante, secondo me, è accettare che ci siano giornate sì e giornate no. E insegnarlo anche ai nostri figli. Perché così e la vita e le mamme non sono dei super eroi. La chiave è l’accettazione.
Quanto è importante essere una mamma che lavora, quanto conta-anche per i nostri figli – non lasciar andare quel pezzo di vita, non mettere nel cassetto i nostri studi, le nostre fatiche, i nostri progetti, i nostri sogni?
Fare la mamma a tempo pieno, seguire da vicino la crescita dei propri figli, è indubbiamente un grande privilegio. Ma dobbiamo sempre ricordarci che prima di essere mamme siamo delle persone che hanno interessi, sogni, progetti. Parlando sempre di situazioni fortunate, in cui una mamma può scegliere, dobbiamo fare quello che ci fa stare bene perché se stiamo bene noi sono sereni anche i nostri bambini. Sono fortemente convinta del fatto che il loro bene passi necessariamente attraverso il nostro benessere.
Hai un profilo Instagram molto seguito. Spesso nelle stories racconti la tua vita da mamma, storie di vita quotidiana, normale, in cui sicuramente molte mamme si riconoscono.
Come dicevo prima noi mamme non siamo dei super eroi. Qui nessuno è Wonder Woman. E questo va ribadito un più spesso, è un fatto culturale. Ogni giorno ce la mettiamo tutta, ma c’è anche la giornata in una mamma ha mal di testa perché non ha chiuso occhio la notte, è stanca, ha qualche pensiero. Credo non ci si debba nascondere, anzi i nostri figli devono imparare che ci sono giornate che vanno in un modo e altre che vanno in un altro; che si può essere allegri o tristi, stanchi o pieni di energia, ma va comunque bene. Fa parte dell’educazione emotiva. Oggi più che mai è importante spiegare che non esistono emozioni giuste o sbagliate ma che tutte vanno riconosciute e accolte quali esse siano.
Margot Sikabonyi pagina Facebook
Insegnante di Yoga e Health Coach
Milano
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