Abbiamo intervistato la Prof.ssa Chiara Turati che, con la professoressa Viola Macchi Cassia, conduce ricerche all’avanguardia su come funziona la mente dei bambini nei primissimi mesi o anni di vita presso il laboratorio MindDev Lab del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano Bicocca.
È contenta di parlare con noi perchè ritiene importante che le ricerche del laboratorio, che pure vengono pubblicate su importanti riviste anche internazionali, raggiungano il grande pubblico, in particolare i genitori. Per studiare la mente dei bambini e ottenere risultati affidabili, è necessario coinvolgere molti bambini. Le psicologhe del MindDev Lab hanno quindi sempre bisogno di nuovi volontari. È dunque possibile prendere appuntamento e portare al laboratorio i propri bambini per partecipare alla ricerca con un’osservazione che si svolge in circa mezz’ora.
Cosa studiate nel vostro laboratorio?
Nel nostro laboratorio, unico a Milano, studiamo le origini della mente, come la mente si sviluppa nelle prime fasi, quando il cervello è molto plastico. Il nostro obiettivo è capire come la mente dei bambini, il loro cervello, modifica la propria anatomia e funzionalità in base agli stimoli che riceve. È importante comprendere a fondo come il cervello si organizza, come emergono determinate competenze, come risponde agli stimoli sociali.
Le nostre ricerche indagano quindi la mente dei bambini, quando ancora non sanno parlare: come percepisce, apprende e memorizza gli oggetti e gli eventi dell’ambiente fisico e sociale che li circonda?
Per esempio, studiamo come i bambini nel primo anno di vita imparano a riconosce i volti e le espressioni emotive, come interpretano le azioni e i comportamenti degli altri esseri umani e come rispondono a gesti particolari come il tocco sociale, o ancora come discriminano la dimensione quantitativa e numerica degli oggetti, e come sono capaci di apprendere l’ordine con il quale gli eventi si susseguono nell’ambiente circostante.
Come vengono effettuati questi studi? Se una mamma porta un bambino da voi per partecipare alla ricerca, cosa deve aspettarsi?
Effettuiamo di solito due tipi di misure. Valutiamo gli aspetti comportamentali, per esempio mostrando al bambino due immagini che differiscono di poco e osserviamo come il bambino sposta gli occhi, quale delle due immagini guarda per più tempo: questo ci consente di capire se il bambino ha la capacità di differenziare e se ha delle preferenze. Oppure mostriamo un’immagine al bambino per un po’, poi gliene mostriamo una seconda, diversa, e se l’attenzione del piccolo si sposta su quella nuova, ci rendiamo conto della sua capacità di memoria.
In altri casi utilizziamo delle misure neurofisiologiche, ad esempio dell’attività elettrica cerebrale. Attraverso una cuffietta (che funziona esattamente come gli strumenti per l’elettrocardiogramma o encefalogramma ed è ovviamente del tutto innocua), studiamo le onde cerebrali quando si mostri al bambino, per esempio, la foto di un volto sorridente.
Quale scopo hanno le vostre ricerche sulla mente dei bambini?
Capire a fondo come funziona la mente dei bambini consente innanzitutto di prestare più attenzione a come ci si relaziona a loro, a quali stimoli vengono loro proposti. Possono quindi emergere importanti indicazioni ai genitori e agli educatori sulle condizioni ottimali che possono favorire lo sviluppo delle abilità cognitive, emotive e relazionali del bambino.
Inoltre, identificare degli indicatori precoci dello sviluppo della mente, consente, in caso di problematiche e patologie, una diagnosi precoce. La diagnosi precoce è fondamentale, perchè consente di intervenire tempestivamente, quando ancora il cervello è molto plastico.
Chi voglia partecipare alla ricerca cosa deve fare?
Basta prendere appuntamento tramite una telefonata al laboratorio. Naturalmente cerchiamo sempre di andare incontro alle esigenze delle mamme e dei bambini per quanto riguarda gli orari in cui fissare l’incontro. In ogni caso l’incontro non dura più di mezz’ora, quaranta minuti al massimo.
La maggior parte dei nostri studi coinvolge bambini nel primo anno di vita o dai 3 ai 24 mesi di vita, ma alcune ricerche coinvolgono anche bambini in età prescolare.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA
DIPARTIMENTO DI PSICOLOGIA
Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1 – 20126 Milano
Tel. +39.02.6448.3782-3800
e-mail: lab.primainfanzia@unimib.it
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