Negli ultimi tempi, a causa di cambiamenti nella gestione degli impegni lavorativi e domestici è diventato più frequente per i genitori dover chiedere aiuto per l’accudimento dei propri figli a nonni o babysitter.
I nonni, per chi ha la fortuna di averli, e le o i babysitter possono diventare delle figure di riferimento.
Nonni o babysitter: come scegliere a chi affidarsi?
La fiducia è un elemento fondamentale, soprattutto se si sceglie di affidare il proprio bambino a una babysitter in quanto quest’ultima è una persona “estranea” e questo può generare, in alcuni genitori, sentimenti di paura e ansia. Tuttavia, la scelta di rivolgersi a qualcuno di esterno alla famiglia non deve essere vissuta come sbagliata o come una “mancanza” perché il rapporto che ogni singolo genitore ha con il figlio è unico e insostituibile. Le babysitter, quindi, possono essere considerate come figure che, con le evidenti e dovute differenze, si avvicinano a quella dell’educatrice o della maestra, assumendo il ruolo di “caregiver secondario”; ovvero essere, dopo la mamma e il papà, una delle persone di riferimento del piccolo, ricoprendo il ruolo di soggetto curante quando i genitori non possono farlo.
Come trovare la babysitter che fa per noi? Aspetti e valutazioni da considerare nella scelta.
Per diverse ragioni, assumere una babysitter non sempre è possibile, uno degli ostacoli principali riguarda l’aspetto economico, poiché tale scelta implica inevitabilmente dei costi aggiuntivi per la famiglia.
Sovente però i genitori possono beneficiare come alternativa del supporto e del sostegno fornito dai nonni.
I nonni possono rappresentare una figura di grande valore nella crescita dei bambini e presentarsi come una soluzione ideale per quei genitori che desiderano trovare una persona affidabile e sicura. Con loro i bambini possono trovare un luogo caldo, affettivo, accogliente e con delle caratteristiche proprie: dalla possibilità di concedersi qualche vizio in più, facendo per esempio una torta con la nonna, a quella di sperimentare ritmi di vita meno frenetici, che promuovono momenti di spensieratezza e di un senso di libertà.
Il tempo che i nonni trascorrono con i nipoti può essere privo di fretta, libero dagli impegni e ricco di momenti di condivisione. La relazione con i nonni infatti può promuovere il valore della tavola, intesa anche come convivialità, e la riscoperta dell’importanza delle storie, da quelle familiari alle favole che, attraverso la dimensione narrativa, arricchiscono il legame tra nonni e nipoti.
Al tempo stesso, è importante che i nonni trasmettano un modello educativo non in contrasto con quello dei genitori poiché una linea educativa contraddittoria non fa che generare confusione nel bambino.
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