A proposito di viaggiare con i bambini piccoli, in partenza per un viaggio con tutta la famiglia, riprendo questo post e lo sottoscrivo nuovamente… anche se oggi i bambini sono più grandi e ricorderanno tanto delle prossime settimane e della grande avventura che stanno per vivere… I viaggi con i bambini, anche quelli più piccoli, hanno sempre senso. Per loro e per noi.
L’avevamo già fatto varie volte con il nostro primo figlio, quando era piccolo, ma ancora non avevamo organizzato un viaggio per tutti e quattro. Quest’anno abbiamo deciso, all’ultimo, di prendere un aereo e partire, per visitare, tutti insieme, una bella capitale europea. Niente di esotico o di avventuroso, ma pur sempre di un viaggio si tratta.
Mi è capitato di sentir dire a qualcuno che viaggiare con i bambini piccoli è un po’ da egoisti: mamma e papà, abituati a viaggiare prima dei figli, ora non ci vogliono rinunciare e quindi obbligano i figli, che non desidererebbero altro che passare tre mesi a giocare con palette e secchielli sotto l’ombrellone, a girare per città, musei, paesini, villaggi e paesaggi che, da grandi, neppure ricorderanno. Li costringono a passare ore in macchina o in aereo, a prendere caldo, a mangiare cose alle quali non sono abituati.
Allora mi sono chiesta: che senso ha viaggiare con i bambini piccoli?
E mi sono data tantissime risposte.
Intanto il gusto del viaggio inizi ad assaporarlo quando sei piccolo, come è successo a me. E’ vero che poi, da grande, non ricorderai nulla di quel paese o di quella città, ma ti rimarrà dentro lo spirito della scoperta, l’atmosfera d’avventura, di attesa, di movimento, di curiosità. All’aeroporto o alla stazione avvertirai la frenesia della gente che parte, di chi corre per afferrare al volo la propria strada, l’eccitazione di chi arriva a destinazione nell’abbraccio di chi ama o l’esitazione di chi cerca un cartello con il proprio nome.
Non ricorderai i singoli monumenti o i quadri esposti in qualche pinacoteca, ma comincerai a intuire che il mondo è grande, che non tutti parlano come la tua mamma e il tuo papà, che non tutti mangiano quello che mangi tu, che non tutti pagano la spesa con gli stessi soldi che hai visto a casa.
E poi vivrai un’esperienza che è davvero lo stare insieme nel modo migliore: la scoperta, la diversità di ogni istante, i chilometri percorsi pur di conoscere ancora e ancora, pur di vedere, anche solo per un attimo, quel pezzetto di città davvero imperdibile; la stanchezza della sera, quando ancora si deve cercare un ristorantino dove mangiare e dove raccontarsi cosa ci è piaciuto di più.
Credo che la magia del viaggiare riesca ad arrivare anche ai più piccoli più di quanto si possa immaginare. Quindi assolutamente sì a viaggiare con i bambini piccoli e non solo!
“La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi“, ha detto Bruce Chatwin.
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